Mio fratello rincorre i dinosauri (2019) - full transcript

Jack has always wanted a little brother to play with, and when Gio is born, his parents tell him his brother is a "special" child. That's when Gio turns into a superhero with amazing powers...

< (JACK) Ogni famiglia ha un posto
per i discorsi importanti.

< (JACK) Per noi Mazzariol
è il parcheggio del discount.

Eccoci qua, ragazzi e ragazze.

Allora, la famiglia...

si allarga.

Te l'avevo detto.
Questi ogni due giorni fanno un figlio.

- Quindi siamo incinti?
- No, Alice.

Tecnicamente l'unica incinta sono io.

- È un'altra femmina vero?
- ln realtà, Jack...

(lNSlEME) Questa volta... è un maschietto.

Un maschio? Un maschio?



- Maschio, maschio, maschio!
- È decisamente contento.

Voi non comandate più!

Jack, ci fa piacere che tu sia contento.
Però siamo qui anche per un altro motivo.

Noi siamo qui perché dobbiamo scegliere
insieme il nome. Come lo chiamiamo?

- Arturo!
- Michael!

- Goku!
- Goku è un nome impegnativo, però...

- Ci piace.
- Facciamo un altro giro?

- Geppetto.
- No, è un po' anziano.

- Jerry.
- Gerry con la G è ottimo.

- Gesù!
- Addirittura Gesù.

lo più modestamente pensavo...
Giovanni. Vi piace?

- Detto Gio.
- Sì! Detto Gio.

- Perfetto!
- Sei contento? Siete contente?

- Mi piace, mi piace Gio!
- Una gioia proprio irrefrenabile.



Bene! Jack! Jack!
Lasciamolo sfogare.

(DAVlDE) Vediamo quanti giri fa. Bravo!
Eh, vostro fratello è fatto così.

- No! Jack!
- (KATlA) Prendilo!

Gio!

- Ciao, zia Dolores!
- Ciao, ragazzi!

< (JACK) Ricordo il giorno
in cui nacque Gio,

c'eravamo io, Chiara, Alice, la nonna e
Dolores che cantava negli Electro Spritz.

< (JACK) Per noi lei era la nostra zia.

- Volete ascoltare il mio ultimo pezzo?
- (lNSlEME) Sì!

- Un, dos, tres!
- (lNSlEME) Electro Spritz!

CLACSON

LA PORTA Sl APRE

- Buongiorno. Mazzariol?
- Sì.

Le sembra normale? Sono due ore
che aspetto di vedere mio figlio.

Potremmo avere qualche informazione?
Come sta nostro figlio?

Sedetevi.

Vostro figlio ha la sindrome di Down.

- Down.
- Down.

- Down?
- È Down.

D'altronde non avete fatto
nessun tipo di esame.

- No, no.
- No, perché...

l'amniocentesi ci sembrava rischiosa.

Andava tutto bene,
non ci abbiamo pensato.

L'avreste saputo mesi fa.
La signora poteva abortire.

Ormai fanno tutti così.

Allora, vabbè...
Assodato questo, allora, cerchiamo...

lmmaginiamo cosa possa essere
un Down, insomma, ma...

Lei può darci delle indicazioni
più precise?

Cosa comporta essere Down?
Che tipo di problematiche può portare?

Queste sono informazioni
che vi avrei dato...

Mesi fa. Sì. Magari se ce lo dice adesso
ci fa un favore.

Sì, grazie.

Ritardo mentale 100 percento dei casi.

Anomalie cardiache 45 percento,

difetti refrattivi 50,

cataratta 15, celiachia cinque,

disfunzione tiroidea 20,
epilessia dieci...

Stanno arrivando.

- Ssh.
- Silenzio, ragazzi.

< (JACK) Eravamo contenti, ma i più
contenti erano di certo i miei genitori.

- Eccoli! Sono qua. Venite!
- Ecco!

Eccoli! Amori!

Bacio a papà!

- Dov'è Gio?
- Bene, molto bene, benissimo.

È normalissimo, perfetto, bellissimo.

È talmente bello
che ha un cromosoma in più.

- Cromo cosa? E dov'è?
- Chi?

- Gio.
- Dov'è?

Adesso è sotto osservazione
perché lo devono pettinare, lavare,

devono farlo diventare ancora più bello
e poi lo portano qui. Ora è di là.

Siete contenti?
Tutto, tutto bene.

Chiara, erano così contenti
anche quando sono nato io?

- No.
- Allora dev'essere proprio una bomba.

Forse.

Dai un bacio alla mamma.

Mi dispiace. Siamo venuti così veloci
che ho dimenticato i fiori.

Ma figurati!

< (JACK) Tutti quei sorrisi,
sotto osservazione...

e quel misterioso cromosoma in più.

< (JACK) L'idea che Gio fosse speciale
me la cominciai a fare da subito.

SUONO DEL VENTlLATORE MECCANlCO

< (JACK) Gio passò molto tempo
in ospedale,

nel frattempo noi cambiammo casa.

< (JACK) Papà trovò un'occasione
appena fuori dal centro.

< (JACK) A me sembrava un castello.

- Questa casa è una ficata!
- Non è vero, è vecchia.

- E puzza.
- Voi non capite niente.

- Papà, dimmi la verità!
- Certo, amore.

- Gio è un re?
- Perché?

- Perché questa casa è un castello.
- Ah, in quel senso dici!

Beh, forse re è un po' esagerato,
magari un marchese, un principe.

- Ecco, un barone!
CAMPANELLO

- Hanno suonato! È arrivato Gio.
- Aspetta! Vengo con te.

DAVlDE TOSSlSCE

Aspetta!

Ciao!

Piano, eh, non svegliamolo.

Potete toccare un po'.

Sì, gli potete fare
una carezzina se volete.

- Piano, piano.
- Piano. Non lo svegliate.

È strano.
Ha gli occhi come i cinesi del bar cinese.

- E la nuca piatta.
- Perché ha la lingua fuori?

Ha le dita del piede unite come le papere.

- È di un altro pianeta vero?
- No, Jack. Non è di un altro pianeta.

È che Gio... è Down.

- Cosa vuol dire?
- Cosa vuol dire?

Vuol dire... vuol dire che è speciale.

- Sì, esatto.
- ln che modo speciale?

- Come possiamo...
- Ecco...

Sarà diverso da voi.

Sì, ma questo potrebbe anche essere
vantaggioso, perché ad esempio,

avere due dita unite del piede può aiutare
a calciare meglio le punizioni.

- Hai più effetto, capito?
- Wow.

- Ha altre specialità?
- Forse la mamma ne ha di...

Più che specialità diciamo
che avrà dei tempi tutti suoi.

Sì, anche dei movimenti un po' diversi.

Magari sarà un po' meno agile di voi,
un po' meno veloce.

- Come le tartarughe Ninja?
- Sì, se vogliamo metterla così, sì.

Questo bambino ha troppa fantasia.

Jack, Gio non è come le tartarughe Ninja.

Allora...

- Gio vivrà in un mondo tutto suo.
- Sì.

Ed è probabile che resterà piccolo
per molto più tempo.

Esatto.

< (JACK) Bambino per molto più tempo.
Forse come Peter Pan.

Ma non ci sono problemi.
Vi darà belle soddisfazioni.

Awrestling stendiamo tutti.

A basket mi fai fare
300 punti a partita.

E sulla porta del nostro covo
farai una scritta di fuoco:

"Vietato l'ingresso alle sorelle."

Tuo fratello è un caso eccezionale.

Non ho mai visto un bambino così forte.

È così forte?

È un super Down.

Mi prometti di prenderti cura di lui?

< (JACK) Mio fratello era più
che speciale. Era un supereroe.

Anomalie cardiache 45 percento,
epilessia dieci percento,

apnee notturne 60 percento.

Problemi gastrointestinali 12 percento.

- 15 percento.
- 12.

Problemi di udito 80 percento.

Le so a memoria anch'io.
Però adesso dormi, dai.

O magari se l'avessimo saputo prima
ci saremmo potuti organizzare.

- Organizzare?
- Sì, avvertire le persone,

prepararle a quello
che sarebbe successo.

Ah, certo! Ti organizzavi tu!
Certo, sapendolo prima.

Ma che dici?
Non ha senso questa cosa che dici.

Forse la dottoressa
non aveva tutti i torti. Che dici?

Davide, se stanotte non dormi
io ti soffoco con il cuscino.

Buonanotte.

Ritardo mentale 100 percento.

- Ah, ciao, Pinin!
- Davide!

Dio mio, non so cosa si dica
in questi casi. Condoglianze.

- Ma per cosa?
- Per tuo figlio.

Mi hanno detto che è malato,
che è mongoloide.

Ah...

Ascolta, per qualsiasi cosa
chiamami pure in orari di ufficio.

- Oh, sono a disposizione.
- Grazie.

< (JACK) Mio padre era un tipo tranquillo,
senza troppi pensieri.

< (JACK) Grazie al suo sorriso
gli anni passarono in fretta

e finalmente Gio
smise di andare in ospedale.

< (JACK) Dicevano che si era operato,
ma era una copertura.

< (JACK) La verità è che i dottori
avevano scoperto i suoi superpoteri.

< (JACK) Ora dovevo trovarli anch'io.

Questo è il groppello del vicino.
Senza solfiti, rigorosamente.

- Un pochino anche alla nonna.
- Ma che buono!

- Poco poco anche a voi.
- No. Che fai?

- È senza solfiti. Poco.
- Poco.

Cominciano presto questi ragazzini.

Jack, dammi il bicchiere! Bravo!

(DAVlDE) Ecco qua.
Ci siamo, manco solo io.

- (lNSlEME) Buon Natale!
- Auguri!

- Buon Natale! Buon Natale!
- Auguri!

Fermi tutti!

Credo che Gio
ci stia mandando dei segnali.

Forse tramite Dino il Sauro.

Tu dici?
Fammi, fammi, fammi controllare.

Gio, dimmi un attimo, scusami.

Sì. Sì.
Allora parlo con Dino un attimo.

Dino, dimmi, parla più chiaro.
Sì, ho capito.

Pare che Dino
voglia andare al bagno a fare pipì.

- Così ha detto?
- Sì. Jack, vuoi portarlo tu?

- Sì!
- Ok, allora vieni qui.

Ecco Dino. Aspetta un attimo.
Chiedo conferma a Gio.

Va bene? Ok, perfetto.
Ha detto di sì. Vai, mi raccomando.

- Bene, auguri!
- Buon Natale!

Auguri!

< (JACK) Ecco il suo superpotere.
Dar vita alle cose.

Dai, Dino, fai la pipì.

Va bene. Non ti guardo.

Certo che abbiamo speso
veramente troppo per i regali di Natale.

- Ma no!
- Eh, sì.

lo di sicuro non posso mollare
il part-time adesso.

Ho capito, ma Gio chi lo porta?

ll logopedista, psicoterapia,
acquaticità, musicoterapia.

Troverò qualcosa io.
Abbiamo anche l'assegno di invalidità.

Se non lo danno a noi a chi lo danno?
Non abbiamo fatto altro che riprodurci.

Non sono discorsi da fare adesso.
Andiamo di là.

Buon Natale, buon Natale, buon Natale!

Jack, caro, vieni, vieni con me.

Lo sai che ti sto preparando una sorpresa
molto speciale per il tuo compleanno?

- Quale?
- È una sorpresa, Jack.

Se la dico non vale.

< (JACK) Avevo perso le speranze,
ma arrivò il giorno del grande esame.

< (JACK) Mio padre diceva
che se Gio avesse passato il test

saremmo diventati ricchi.

Lei sa meglio di noi quali difficoltà una
famiglia può attraversare in questi casi.

Tante.

Giovanni... quanti anni hai?

< (JACK) lo temevo
di essermi fatto un viaggio

e invece accadde qualcosa di magico
quel giorno.

- Tre.
- Bravissimo!

- Sì!
- Ha detto due.

Ha detto due, vabbè.

Allora, guarda...

Tu sei maschio o femmina?

- Maschio.
- Benissimo.

- Sì.
- Bravo!

È sicuramente un gesto casuale,
dottore. Vero, Jack?

- No, no!
- Ah, ecco, bene.

Giovanni, per piacere...
guarda, eh.

Puntino rosso e un altro puntino rosso.

- Tu riesci a unire i due puntini?
- lmpossibile, mai fatto.

Puoi farcela? Tieni.

< (JACK) Era la prova definitiva.

< (JACK) Un supereroe, quando serve,
non sbaglia mai.

- Bravo!
- Sì!

No, dottore, guardi.
Giuro, non lo fa mai a casa.

- Lui li lancia i pennarelli.
- Anche piatti, bicchieri, qualunque cosa.

- State facendo un ottimo lavoro.
- Sì?

ll ritardo c'è, ma ha buona autonomia.
Non serve nessun sussidio.

- Complimenti.
- Grazie.

- Grazie. Buona giornata.
- Bravo, Gio! Continua così!

- Siete contenti?
- Siamo contenti. Sì.

- Senti, prendi lui?
- Sì. Vieni, amore.

Anche l'assegno di invalidità
ce lo siamo giocato. Bene.

< (JACK) Vitto, il mio miglior amico.

< (JACK) Stavamo così tanto insieme
che ci chiamavano Vitto e Alloggio.

Ma sei sicuro che tuo fratello
ha dei superpoteri?

Ti ho detto di sì.

- Sì, ma che tipo di supereroe è?
- È un super Down, Vitto. Fidati.

- Forse può volare?
- Lo lanciamo dal tetto?

Sì, è una buona idea, però...

se poi non funziona
tua mamma ci ammazza.

Troppo rischioso.

Forse può spostare con il pensiero.

La forza del pensiero.

Dobbiamo fare una prova.

Allora, mettiamo Gio in mezzo alla strada.

- Appena arriva un camion...
- Sì, cosa facciamo?

- Vediamo se riesce a fermarlo.
- Alle sette passa l'autobus.

Possiamo provare con quello.

Guarda, Vitto! Non serve!
Si sta già trasformando.

Wow, sta diventando rosso!
Avevi ragione, Jack.

Mamma, vieni!
Gio si sta evolvendo come Goku.

Che succede?
Oh, Dio mio! Soffoca!

< (JACK) Mio fratello
non era un supereroe.

< (JACK) A scuola il figlio dell'avvocato
Pinin mi disse che i Down

non capiscono niente.
E che muoiono prima.

Mi sa che abbiamo combinato un guaio.

Jack, il papà di Pinin è un avvocato

e di medicina non se ne intende.
Dammi retta.

Poi ci sono diversi gradi.
E le cose sono cambiate.

- Molto cambiate.
- Non è vero che muoiono prima.

E non è vero che non capiscono nulla.

Hanno solo bisogno
di un po' del nostro aiuto.

Quindi Gio diventerà come me?

Ci sono alcune cose non importanti
che lui magari non potrà fare.

- Tipo?
- Non so, prendere la patente,

andare a vivere da solo,
fare dei figli, cose...

- Beh...
- Ho detto una stupidaggine, lo so.

Allora non potrà fare niente?
Come farà a vivere?

Jack, noi ancora non sappiamo
cosa potrà o non potrà fare.

Di sicuro sappiamo che ha bisogno
delle cose di cui abbiamo bisogno tutti.

- Brava, brava. Ad esempio l'amore.
- Amicizia.

- Opportunità.
- Un lavoro.

La verità è che mi avete fatto credere
che era un supereroe.

- Siete dei bugiardi.
- Aspetta...

Siete nei guai.

< (JACK) Non c'era più nulla
su cui fantasticare.

< (JACK) Mio fratello
aveva dei problemi seri.

< (JACK) Per quanto riguarda i miei...
ci avrei pensato dopo.

< (JACK) Zia Dolores
mi regalò una batteria.

< (JACK) Diceva che serviva
anche a scacciare i brutti pensieri.

< (JACK) Gio avrà amici?

< (JACK) Una fidanzata?

< (JACK) Se non lavora come farà a vivere?

< (JACK) E se muore?

- Gio, devi seguire la lista.
- No.

Allora, se ti dice di andare sull'uno
vai sull'uno, poi tre e quattro.

- lo faccio quello che voglio.
- No, devi seguire la lista.

No!

Gio, basta!

Basta, Gio! Gio, basta! Basta!

- Vai a salutare Vitto.
- Gio!

Ciao, Gio!

- Come stai?
- Bene, e te?

Non mi vedete!

- Sì che ti vediamo.
- Non mi vedete!

- Sì, ti vediamo.
- No, che non mi vedete.

lo non vedo nessuno.

< (JACK) lo Gio non lo capivo.
Anzi, non lo sopportavo.

< (JACK) Per me era diventato
fonte di imbarazzo,

qualcosa su cui trovare sempre
una giustificazione.

Basta, Gio!

Vitto... dobbiamo scegliere il liceo.

Capirai! Ce ne sono due.

Ma mica dobbiamo andare
a uno di questi per forza.

Cioè... apri la mente.

Potremmo andare all'artistico.

Oh, guarda che si fanno i ritratti
alle modelle nude. Completamente.

Ma se disegna meglio Gio di te.

Posso avere una piadina?

No, hai appena mangiato il gelato.

< (JACK) Con la scusa di saltare scuola
convinsi Vitto ad andare all'orientamento

di tutti i licei della provincia.

< (JACK) Più mi allontanavo da casa
e più mi sentivo libero.

(PRESlDE) Quindi forse la caratteristica
fondamentale di questa scuola,

a parte il numero di insegnanti
che lavorano qui da anni,

è di unire il passato col presente...

guardando al futuro.

La storia di questa scuola affonda
le sue radici in una tradizione,

oserei dire, millenaria...

Perfino gli Etruschi, perfino i Romani...

Vitto, guarda che carina.

Chi? Quella con la camicetta?
Gnocca!

No, Vitto. Quell'altra.
Quella col poncho.

Ma quella ha proprio la faccia
da stron... cioè proprio da...

Tu di donne...

- Eccola che arriva.
- Ssh, zitto.

Zitto, zitto!

Ciao, vi serve aiuto?

- No, perché?
- Beh, mi stavate guardando.

No, Vitto guardava
quella con la camicetta.

Ok, comunque io sono Arianna.
Piacere.

Vitto e Alloggio.

Seriamente?

No, Jack e Vitto.

Ok. La scuola vi piace?
Avete già scelto l'indirizzo?

No, in verità ci stiamo ancora pensando.
Consigli?

lo verrò qui, indirizzo sociale
con tedesco.

- Wow!
- Sì, è il migliore in città.

Comunque, sto organizzando
un collettivo studentesco.

- Per caso volete saperne di più?
- Un collettivo.

- Ma perché?
- E lo chiedi?

Guarda che la pianura padana
fra 30 anni sarà deserto.

Nel Pacifico c'è un'isola di plastica
grande come tutta l'Europa.

E sulle spiagge italiane
ci sono 100 milioni di cotton fioc.

- E chi li ha contati?
- Non scherzare.

Stiamo uccidendo il pianeta.

E la politica non fa niente
perché 40 aziende comandano tutto.

Non possiamo restare indifferenti.

La nostra generazione
deve cambiare il mondo.

Noi siamo l'ultima chance.

- Quindi?
- Quindi?

- Quindi è tardi.
- lnfatti. È l'ora di agire.

- Noi ci stiamo.
- Davvero?

- Hasta la victoria!
- Va bene. Grande!

Direi che dobbiamo festeggiare, no?

Mia madre ha una gelateria qua vicino.
Venite?

Certo.

Sinceramente non capisco
perché il liceo di città.

Ce ne sono due nel paese.
Potrebbe andare lì.

lnfatti, perché non puoi venire con me?

< Anch'io volevo andare
da un'altra parte, eh.

- Vuoi stare con me?
- Sì, sì, tranquillo.

- Dicci perché.
- Eh, perché...

- Perché?
- Perché qui è più facile.

- No.
- Sì, cioè, in città ti fanno il mazzo.

Arrivi all'università molto più preparato.

È avvenuto un miracolo.
Ha detto una cosa sensata.

Ma io voto assolutamente sì.
È un'ottima motivazione.

- Grazie, papà.
- lo voto per Jack fuori dalle palle.

No. lo dico di no,

non ha senso allontanarsi così tanto
per andare a scuola.

Anche per me è no.

Oggi, i ragazzi a 14 anni
sono molto più avanti di noi.

- lnfatti.
- Vuole fare una cosa più impegnativa.

- Perché non dargli questa possibilità?
- Esatto.

- Allora, votiamo.
- No.

Democraticamente. Chi vuole che Jack
vada in un istituto più difficile?

Uno, due. No, tu non puoi votare,
sei parte del voto.

- Uno, due...
- Manca il voto di Gio.

Gio... amore, che dici?

- Gio, che voti?
- Sì!

- Secondo miracolo.
- Ah, no!

C'è democrazia. ll padre ha vinto!
Dammi il cinque. Sono molto contento!

- Bravo, Jack! Complimenti.
- Jack, questa me la devi.

- Quello che vuoi.
< Bravo, Gio!

Ma tu sei fuori!
Come vuoi fare il Da Vinci?

Sono 35 minuti di corriera
tutti i giorni, andata e ritorno.

Per amore si fa tutto.

Sì, ma sei innamorato tu. Perché
devo mettere io la sveglia alle sei?

Ok, facciamo che...

se ti faccio il culo a basket...
vieni con me al liceo di Arianna.

Ci stai? O hai paura?

Paura io?

Ti spacco le braccia, le gambe
e ti mando a casa in sedia a rotelle.

- Così a casa i disabili siete due.
- Ok.

< (JACK) Vinsi 21-7
e Vitto non fece tante storie.

< (JACK) La mia nuova vita
prometteva bene.

Piano, Gio, piano!

Dinosauro, ti presento il T-Rex.

- Ma che fai, Gio?
- Merendina.

- Ma ne hai già mangiate tre.
- Ma non è per me. È per lui.

Oh, Jack. Siamo in classe insieme!

- E Arianna?
- Arianna... non c'è.

No, ma che sfiga!
Non è possibile.

Bell'amico che ho.
Dai, c'è anche lei, scemo.

Sì, grande!

Grande... Gio?

Vittorio! Al lavoro!

Gio?

Dai, esci fuori, Gio!

Gio!

Scusi, non trovo più mio fratello.
Posso fare...

- Un annuncio?
- Sì, grazie.

Però lo posso fare io, perché
sono l'unico che parla la sua lingua.

Gio, sono Jack. Ferma una persona e
chiedigli se ti porta allo scheletro,

quello dell'orso,
quello che volevi prendere.

Allora, non dare ordini.
Sii gentile.

Se è anziana non le dire
che ha la ciccia molla.

E se è pelato non la chiamare
boccia tonda. Hai capito, Gio?

Sono qui allo scheletro dell'orso.

Grazie, grazie, mille.

No!

Basta, Gio.

Basta!

Devi dormire.

Dormi, dormi, dormi.

- No!
- Sì, devi dormire invece.

Poi mi spieghi come hai fatto
a perderti nel museo?

- Non lo so.
- Tu non capisci niente.

- Sai almeno come si dorme?
- Sì...

E allora dormi!

Scusa.

Prenditi 'sto animale e dormi!

Scusa.

- Ssh!
- ll dinosauro...

> Zitto!

Wow! Che figata!

Dino il palloncino!

(DAVlDE) Gio, vai piano, per piacere!

Stai qui con noi.

Guarda chi c'è.

Comunque, io non vedo l'ora
che finisca l'estate.

Cioè, liceo nuovo, gente nuova.

Ma tu stai svalvolando?

Arianna?

- Sì.
- E che ci fa qua?

(DAVlDE) Parole come sussidiario....

- Ciao.
- Ciao.

- Cosa ci fate qua?
- Siamo venuti a prendere un gelato.

Ho scoperto che siamo tutti
in classe insieme l'anno prossimo.

- No! Che coincidenza!
- Sì, ma era destino.

E tu invece?

Sono qui a dare una mano a mia mamma.
Questo evento l'ha organizzato lei.

Ci ha speso un sacco di soldi, per la
location, il videomaker, il banner...

No!

- Ma che succede? Ma che cavolo...
- Succede che... prendiamo un gelato!

Gio, dammi la mano!
Gio, come stai?

- Tutto a posto.
- Ci ha fatto spaventare!

Chiedo scusa.
Andiamo di qua, vieni.

Per quanto riguarda il nostro collettivo
dobbiamo cercare di attuare una strategia.

Tu che hai pensato?

Guarda, io penso che inizialmente
dovremmo trovare delle persone

- perché non ci caga nessuno.
- Ah, tu alla fine vieni, Vitto?

lo non ci sarò, perché io
sono uno studente lavoratore.

Mio nonno dice che un po'
di sfruttamento non guasta.

Poi sono figlio unico.
Mica come Jack.

Perché?
Perché voi quanti siete?

lo ho due sorelle e...

- e basta.
- Sei fortunato, le donne sono il meglio.

Lo penso sempre anch'io.
Vero, Vitto?

Comunque, devo andare. È stato
un piacere, ci vediamo a settembre.

- Ciao.
- Ciao.

- Due sorelle.
- Dimmi, che cosa dovevo fare?

È la prima volta che parlo con Arianna.
Che le dovevo dire?

Sì, ho un fratello ed è Down.

Ed è quello che ha distrutto
la sagra di tua madre.

E poi glielo diremo
quando saremo in classe insieme.

- No, glielo dirai tu.
- Qualcosa mi invento, dai.

- Questa è una tragedia.
- Coraggio.

Scusa, permesso.

Scusate.

Permesso.

- Permesso. Ci sei?
- Oh, aspetta, aspetta, Jack.

Scusa, scusate, scusate.

- Oh, lui spacca, eh!
- Grazie.

< (JACK) ll liceo era una giungla.
lo e Vitto non c'entravamo niente.

< (JACK) Non conoscevamo nessuno
a parte Arianna...

che invece conosceva tutti,
compresi Brune, Ringo e Scar,

i fighi della scuola.

Oh, mio Dio! Brune, quanto me lo farei!

Che figuraccia!

SUONO DELLA CAMPANELLA

Guarda quello. Quanti anni ha?
Cioè, non può avere la nostra età.

- È impossibile. Cosa mangia?
- L'ignoranza.

È stato già bocciato due volte.

E quest'anno fa il tris. Scommetti?
Piacere, Pisone.

- Jack.
- Vitto.

PROFESSORESSA PARLA TEDESCO

- Che ha detto?
- Non ho capito.

PARLA TEDESCO

Ci sta già interrogando?

No, Vittorio. Ci ha soltanto salutato.
Tu in tedesco sei a rischio.

Scarini!

PROFESSORESSA PARLA TEDESCO

Scarini!

- Ma è un folle!
- Un avanzo di galera.

< (JACK) Scar se ne fregava della scuola.

< (JACK) Sembrava avesse vissuto
sette vite più di me.

Wow!

- Paglietta?
- No, no, grazie.

- Sicuro? Paglietta?
- Ma sì, dai!

- Ma quella è la tua ragazza?
- Fica, eh!

Comunque no.

Avere la ragazza non va più di moda.

Ma tu come fai a limonarti
tutte 'ste tipe?

Eh, ho una tecnica.

Le fai parlare, le porti
in un posticino romantico e poi dici:

"Hai presente quando nei film vecchi
parte la musica del bacio?"

Ecco lì, col telefono dietro la schiena
fai partire la musica.

Lei è confusa, non capisce nulla.
Bacio. Nove birilli su dieci giù.

- Ve lo dico io.
- Grande, ma l'hai inventata tu?

Certo.

Però, per curiosità,
chi è il birillo mancante?

ll birillo mancante è una qualunque.
Ma ci riproverò.

Comunque, noi abbiamo sentito
le vostre canzoni su internet.

- Spaccano!
- Eh, lo so.

Però siamo senza batteria.
Ringo si è rotto il braccio.

Piuttosto, voi conoscete uno
che pesta alla grande?

Eh, Jack. È bravissimo.

Sua zia è anche negli Electro Spritz
che sono conosciuti.

Ma gli Electro Spritz fanno cagare.
Senza offesa.

Ma no, sì. Fanno cagare, Vitto.

- Piuttosto tu, pesti o fai finta?
- No, ma io non sono all'altezza.

Vabbè, hasta luego.

Che fai? Deficiente!

Dai, Vitto!

Vediamo.

Questi capelli da bravo ragazzo
non vanno bene.

- Ahi.
- Così è meglio.

Troppo classico.

Neppure.

Beh, guardati!

Perfetto!

Ci sta.

- Vuoi un po'?
- Sì, grazie.

Ho messo a letto Gio.
Di cosa stiamo parlando?

No, vabbè...
Abbiamo un problema.

Da tre mesi Gio chiede di tornare
da scuola da solo.

Voi che ne pensate?

lo personalmente sono d'accordo
perché anche lo psicologo

ci ha detto di assecondare
il suo desiderio di autonomia.

Sì, ma lo psicologo forse lo conosce
meno di me...

perché io credo che Gio
non sia pronto.

- Perché?
- Beh, ha troppa paura.

Ma è soltanto prendendosi dei piccoli
rischi che può fare dei passi in avanti.

Se finire sotto una macchina per te
è un piccolo rischio va bene.

Ma non siamo in città, è un piccolo paese!
Cosa vuoi che gli succeda?

- Hai ragione tu.
- Ma perché ti innervosisci?

No, non mi innervosisco. È che mi fai
fare sempre la parte della cattiva.

- E poi quando siamo da soli.
- Sì, ma calmiamoci.

Cerchiamo di trovare un compromesso.

Che compromesso ci può essere tra andare
a scuola da soli o accompagnati?

- A casa da solo.
- (lNSlEME) Gio! Gio!

Da solo! Da solo!

RUMORE Dl MOTO

Aaah!

- Ma come è conciato Jack?
- Credo che si sia innamorato.

- Sì, eh?
- Sta ore in bagno a sistemare la frangia.

Poveraccio! Del resto a quell'età
le ragazze sono molto più avanti.

- Anche dopo.
- Anche dopo, sì.

- Eccoci qua. Dov'è?
- Là.

- Un po' troppo piano.
- Dai, coraggio Gio!

CLACSON

- Perché va così piano?
- Ha paura.

- Coraggio!
- Dai!

Non tornare indietro!

- Sta finendo il tempo. lnterveniamo.
- No, no!

No, non intervenite voi!

CLACSON

Vai, Gio!

- Guarda, ce l'ha fatta.
- Sì, però, un'esperienza così mai più.

Ora però torniamo a casa,
che se non ci trova ci becca.

ll nostro obiettivo è fare la differenza.

Abbattere le barriere politiche,

accoglienza, disabilità, parità dei sessi.

Jack, ti andrebbe di raccontarci
la tua esperienza familiare?

- Quale esperienza?
- Beh, hai due sorelle.

Di sicuro qualcosa da dirci
sui diritti delle donne, no?

Ti ringrazio, Jack, perché...

lui è stato il primo ragazzo che ha
creduto in questo collettivo,

in cui sarete tutti liberi,
se vi tesserate,

di scambiare idee e storie di verità.

Beh, io penso che...

le donne siano generose...

riservate... e mi sono sempre
trovato bene con loro.

Ma tu hai solo delle sorelle
o anche dei fratelli?

Sì... cioè no, no.

Quindi? Tu mi avevi detto
di avere solo due sorelle.

Cioè, mio fratello...

Lui ha... lui è...

< (JACK) Passo dopo passo arrivai
a compiere il gesto estremo:

la soluzione finale.

- È morto.
- (SOTTOVOCE) Morto?

Ah...

Scusami, Jack.

Grazie.

È morto.

Com'è morto?

Perfetto.

È caduto da un grattacielo?
È stato investito?

Com'è morto?

Vitto, non potevo sputtanarmi proprio oggi
che è la prima riunione del collettivo.

- Non ti riconosco più, Jack.
- Coprimi.

Vabbè, ti copro, però... me ne vado.
Vicino al secchione.

- Fai come vuoi.
- Sì, così almeno copio qualcosa.

E forse riesco pure a passare l'anno.

(ARlANNA) ...generazioni fallimento.
Possiamo cambiarlo questo mondo.

(ARlANNA) Grazie a tutti.

C'è troppo disimpegno.

lo penso che serva un movimento
di scuole cittadine.

- Lo penso anch'io.
- Grazie, Jack.

Sai, io non ho mai conosciuto
una ragazza così impegnata come te.

Complimenti.

< (JACK) Scoprii che sapeva cantare,
che ballava il tip tap

e che conosceva la Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani a memoria.

(lNSlEME) Scusa.

- Ti piace qua?
- Eh, sì.

Ci venivi spesso da piccola?

No, stavo a casa con mamma
a leggere Marx e Gramsci.

Direi un'infanzia un po' particolare.

Anch'io ho avuto un'infanzia
un po'... particolare.

Senti, Jack. Ti è mai capitato di
bloccarti con la persona che ti piace?

Avolte.

UN CANE ABBAlA

Ma che razza è quel cane?

Boh, non lo so.

E quel gatto?

Ma...

Comunque...

Hai presente quando...

JACK FARFUGLlA

No, scusa, non ho capito.

Hai presente quando nei film antichi
parte la musica del bacio all'improvviso?

Sì, ho ben presente quei momenti.

Eh...

Comunque, spero che tu
non abbia capito male,

perché quando parlavo di qualcuno
che mi piace...

Parlavo di Brune.

- Avevi, avevi frainteso?
- No, no, non ti preoccupare.

Perché, sai, al concerto al centro sociale
ci siamo baciati

e sembrava pazzo di me...
però poi è sparito. Per te cosa vuol dire?

Beh, che comunque...

Ti chiede consigli su chi bacia?
Brutta storia, Jack.

Sei un amico allora.
O peggio. Sei quasi un'amica.

lnsomma, zia, che devo fare?

Quando entri nella friend zone
è durissimo uscirne.

È come se sei dentro una gabbia.
Ci vorrebbe uno scarto netto.

Una band cerca un batterista.
Va bene come scarto netto?

Batterista non è male.

Quando noi donne guardiamo un batterista
stiloso che pesta sui piatti...

Sudato...

Fa sangue, eh, giusto?

Sai qual è la cosa più importante
con le donne, Jack?

Non mentire mai.

Mettitelo bene in testa.

Uno scarto netto?

CLACSON

No.

SUONANO MUSlCA POP

Basta, stop, stop!

Secondo me sei... sei un po' incriccato.
O no?

Sei un po' incriccato.

Lo dice anche Scar.

Ma neanche come riserva?

Cioè, voi adesso non avete nessuno.
Poi quando torna Ringo...

mi faccio di parte.

ln effetti non abbiamo nessuno.

Sì, ho capito, ma se questo lo vede Ringo.

Due mesi prima che si tolga il gesso.

Vabbè, proviamo. Però te lo dico,
così sembri morto.

- Cioè, la musica...
- Jack.

Jack, non è una lista che devi leggere.
Capito?

Devi viverla, la devi sentire,

ti devi far trasportare, così...
sei rigido.

Ok, ma che posso fare per migliorare?

Devi suonare con i più grandi.
Loro sono sempre imprevedibili.

- Guarda Ringo, autodidatta. Un fenomeno!
- Fenomeno.

Fenomeno...

- Vabbè, fumiamoci sopra.
- E bravo, Scar. Un'idea buona.

Vieni, andiamo!

- Sì, ma dove stiamo andando?
- Quante domande!

- Non ti preoccupare.
- Ma non ho il casco.

Tieni.

Aspettami.

Hai mai provato questo?

Sì, sì. ln campeggio.

Tieni, Scar.

Comunque, Brune,
io ho un vago interesse per Arianna

però so che voi vi siete baciati
e non vorrei intralciarvi, insomma.

- Quando me la sono baciata?
- Dopo il concerto.

Dopo il concerto ero sbronzo fradicio.
Chi si ricorda chi ha baciato chi!

- Non ti preoccupare..
- Jack.

Jack, non ti preoccupare
perché non mi piace. Non mi interessa.

- Grazie.
- Sì, quella ragazza è troppa politica.

- Sei già un "presomale".
- Cos'è tutta questa confidenza?

Stai zitto e accendimi questo coso.

Ti ho insegnato duecento volte
come metterlo e non hai imparato.

- Sì, scusa.
- Non so, boh!

Poi non te l'eri limonata tu lei?

No, con lei la tecnica
non aveva funzionato.

Tieni.

La mia era un po' diversa.
Così no?

Sì, così va bene.

Oh, Scar, il tuo amico qua...

Jack?

- Buono.
- Buono, eh?

Gli è piaciuto!

Oh... oh...

Scar, non so...
È caduto? Sveglialo.

Dai, Jack!

Ma secondo voi i Down
muoiono giovani?

La devi smettere di farti bocciare.
Ma guarda con chi giri.

Ehi, Jack!
Ho preso dieci.

- E che cos'è?
- La guerra.

La guerra...
Una che mangia il gelato è la guerra.

Gio, t'hanno dato dieci solo per aiutarti.

- Sei proprio il solito stronzo, Jack.
- Secondo me lo fai apposta.

- Non è colpa mia se lui è Down.
- Almeno l'hai capito il disegno?

Cosa c'è da capire?

La ragazza mangia il gelato da sola
perché il fidanzato è in guerra. ldiota!

E la maestra che è un'ignorante come te
gli aveva messo cinque.

Poi lui ha spiegato il significato.

- Ma certo!
- Ma ti sei fatto una canna?

No.

Alice, andiamo a preparare la tavola,
tanto lui è un demente.

Almeno chiedigli scusa.

- Tu sei un ignorante.
- Scusa, Gio. lo non...

- Che gusti hai messo sul gelato?
- Fragola e limone.

l miei preferiti, eh. Scusami, Gio, non
avevo capito il significato del disegno.

È bello.

Sì, però adesso io devo andare a suonare
perché devo migliorare.

Anzi, se vieni a suonare con me?

- Dici davvero?
- Sì vieni.

- Dov'è la lista?
- No, fai come vuoi tu, ecco.

MUSlCA ELETTRONlCA DALLA TASTlERA

< (JACK) Non so se mi sballò di più
il fumo di Brune

o il significato del disegno sulla guerra.

< (JACK) Ma all'improvviso
iniziai a decifrare la musica di Gio.

MUSlCA ELETTRONlCA

Va bene, va bene,
dieci minuti di pausa.

Arianna, come va con Brune?

Brune... ma non so se mi interessa.
Comunque perché mi dici balle?

Dicevi di essere scarso a suonare,
invece te la cavi.

Comunque, fra dieci giorni
c'è il concerto dei Mules.

Ti va di venire?

Ma chi c'è?

Beh, io, te, il pubblico, il gruppo,
le ragazze degli hot-dog.

C'è un sacco di gente.

Mi stai chiedendo un appuntamento?

Sì, cioè, no.
Vabbè, dai, non importa.

Ci penso.

Oh, Jack, bravo, eh! Ti ho visto
più sciolto. Che cosa è successo?

- Ti sei guardato i tutorial?
- No, ho seguito il tuo consiglio.

Ora suono con un grandissimo.

Lui suona senza spartito
da quando è nato.

Ah, presentamelo allora.

Quando può te lo porto.

Ricominciamo.

- Ciao, Vitto. Sempre al lavoro, eh?
- Eh, sì.

- Questo è sfruttamento minorile.
- Dai.

Per Gio senza glutine, così non muore.

< Tu, amore?
- No, grazie.

- Come va il tuo gruppo, Jack?
- Bene, però sono un sostituto.

- Avete un video su YouTube?
- Sì.

> Fammi vedere.

Vediamo.

- Belli! Energici!
- Un po' scatenati però.

- Scusate, possiamo vedere anche noi?
- Sì, magari.

- Sì, come no!
- Ah, molto colorati, molto...

- ll genere sarebbe un po' punk.
- Punk, noi li chiamavano così.

- Non so voi come li chiamate.
- Sì, è un gruppo particolare.

- Posso guardare anch'io?
- Certo, amore mio!

Wow!
Voglio anch'io un canale su YouTube.

- È un'ottima idea.
- (lNSlEME) Ottima idea!

Perché non condividiamo con il mondo
il casino che fate solo a casa?

- Dai, Jack!
- È molto buono per l'autostima.

Dai, Jack! Fallo!
Così tutto il mondo ci guarda.

Tutto il mondo ci guarda, eh?

Ok, lo faccio.

Però lo faccio dopo.
Prima devi studiare. Li conosci i Nirvana?

ll cantante si è sparato in bocca.

Si è sparato in bocca?

Leggi, leggi tutto.
Poi ti interrogo.

Con chi andresti a questo concerto?

Con la sua fidanzatina.

- Attenzione!
- La fidanzatina?

Non è una cosa seria.

Vabbè, seria o non seria,
tu torni a mezzanotte.

- No!
- Vabbè, all'una, all'una.

- È un compromesso...
- Mezzanotte e mezza.

Mezzanotte e mezza. Affare fatto.

Sì però papà, a mezzanotte e mezza
parte la prima canzone.

Mezzanotte e quarantacinque.

- Mi fai un canale su YouTube?
- Sì certo... e per cosa?

- Per i miei video.
- Ma che tipo di video fai, Gio?

Non lo so.

(SOTTOVOCE) Lascia perdere.
Dopo parlo io con loro.

- Che hai detto?
- Che sono buonissimi questi tortellini.

Ecco, ora devi solo fare il video.

> La strada ha regole ferree
e bisogna rispettarle.

È una questione d'onore.

Non si può fare i cialtroni
quando si rischia la vita degli altri.

Allora, Gio, al primo birillo
ci arrivi facile con due pedalate.

Alla partenza ti do la spinta io. Ok?

- lo non ho paura.
- Grande, Gio.

Tocca a noi.
Concentrati sui birilli, ok?

Guarda bene i birilli. Ok?
Vai!

Piano, Gio.

Bravo, Gio!

Giovanni Mazzariol,
ecco il suo patentino. Congratulazioni.

Ora, circolare!

Grande, Gio!

- Sono fiero di te.
- Sì.

Ora, però...

Ora però... vieni.

- Lo conosci l'Oviraptor?
- No.

No? lnfatti.

L'Oviraptor è un dinosauro
che sembra un gallo, giusto?

Come il gallo del vicino,
però è più grande.

Ora, tu leggi tutto tutto,
poi quando torno me lo racconti.

lntanto ti vado a fare un panino
con prosciutto o salame?

- Salame.
- Salame. Perfetto.

Oh, mi raccomando, rimani qui.

LEGGE SOTTOVOCE

Te l'avevo detto che era lui, Scar.
Non sbaglio mai.

- Sei una spia russa, Brune.
- Che ci fate qui?

Lì vendono l'erba migliore della
provincia. Siamo in spedizione.

- Certo.
- Jack, ho un po' di fame.

- La cucina è di qua?
- Qui.

- ll bagno in fondo a destra, vero?
- Sì.

Ragazzi... in fondo a destra.

- Bona, bona.
- Sì, però sono fidanzate, quindi niente.

Siediti che ti do da mangiare.

- Allora, succhino?
- Sì.

Quello sì, vai, vai, vai.

Hai capito, Jack.

Mettimi una base soul.

PARTE LA BASE

Mettimi una base un po' più funk.

CAMBlA LA BASE

Chiaramente noi non siamo qui a caso.

Abbiamo preso una gig per Carnevale.

E dal momento che Ringo ha ancora il gesso
suonerai con noi.

Chi tace acconsente, eh!

Mi dispiace per tuo fratello.

Non credo. Però... c'è una vita
ultraterrena secondo me.

Lo rincontrerai.

Allora, lì c'è del caffè e dei biscotti.
Mi casa es tu casa. Fai come vuoi.

Mi raccomando, rimani qui.
Mangia.

Sei migliorato, Jack.

Grazie della visita.

La prossima volta ce la prendi tu
la gangia, Jack.

Abiti qui.

< (JACK) Aforza di bugie finì così.

< (JACK) Avevo una relazione clandestina
con mio fratello.

Aaah!

- lo ti ammazzo!
- E io ti spiaccico con la mia clava.

E io ti squarto in due.

Basta. Facciamo un video su YouTube.

Gio, mi sono scordato di dirti...

Ho letto l'informativa sulla privacy
di YouTube

e praticamente solo gli adulti
li possono fare i video.

- Non è vero.
- Sì, che è vero.

- Ma io ho già un canale su YouTube.
- Come?

- Ho dieci video.
- Quanti?

Dieci video con te.
Così tutto il mondo ci guarda.

Scusa, ma chi ti ha creato questo canale?

Vitto.

Lasciami dormire...

Sono tanto così da uscire con Arianna e tu
mi sputtani mettendo i miei video in rete!

Non ci ho pensato. Lui ci teneva.
Poi hanno otto visualizzazioni.

- Li guarda solo lui.
- E se diventano virali?

E io che devo fare?

Devo far finta che tuo fratello non esista
come fai tu?

Non ci riesco, va bene?

Brune, vieni qua.
C'è questo artista sconosciuto...

Ha duemila visualizzazioni.
Fa dei visual allucinanti.

- Beh, figo!
- Sembra il genere di Stan Brakhage.

Ciao, Gio, ciao.
Dai, basta con questo coso!

- Quanto sei "infottato" con 'sta roba?
- Un botto.

Sai cosa ti dico?
La proiettiamo ai nostri concerti.

Sì però a me sembra un po' scontato.

- Questo?
- A me piaceva l'altro. Come si chiama?

- C'è solo il nome utente.
- Dino il Sauro.

Tienilo d'occhio, Scar.

Bellissimo!

< (JACK) Ci misi una vita
a trovare la password.

Hanno cancellato i video di Gio
quattro volte in due giorni.

Quindi non può essere un caso.
Qualcuno ce l'ha con lui.

Ma dai, Davide! Ma C che boicotta
i video di un bambino?

- Un gruppo neonazista.
- Jack, è un discorso serio, per cortesia.

No, perché loro dicono sempre
la razza pura e...

Stanno uscendo dalle fogne, papà.
Non ha tutti i torti. Sono ovunque.

No, è qualcuno di più vicino. Non so,
un compagno di classe di Gio?

- 2.000 visualizzazioni fanno invidia.
< 2.000?

Che poi mi sono sempre chiesta,
chi è che sta lì tutto il giorno a...

- Capito?
- Ma non è che l'hai cliccato tu?

Vabbè, qualche volta in ufficio.

Ora concentriamoci a trovare un tecnico
telematico, un hacker,

che ci dica da chi sono stati cancellati
questi video.

Aspetta, aspetta, aspetta.
Chiama Giangio.

< Giangio è un'ottima idea.
La risolviamo questa cosa, ragazzi.

< Brava, mamma!

< (JACK) L'ispezione di Giangio
era la mia condanna.

< (JACK) Dovevo evitarla ad ogni costo.
E a mali estremi, estremi rimedi.

< (JACK) Diedi la colpa
ai più cattivi dei cattivi,

quelli che nei film, se li ammazzi,
va bene.

Ma chi possono essere?
l neonazisti che ce l'hanno con Gio?

lmpossibile capirlo.
Gente di destra qui ce n'è tanta.

Meglio lasciar perdere.

No, il verme neonazista che ha fatto
questa roba la deve pagare.

lnvece ha ragione Jack.
Notizia smentita, notizia data due volte.

Facciamo così.

Adesso ci dormiamo su e domani io e papà
ne parliamo all'associazione.

- D'accordo.
- Va bene.

CAMPANELLA

< (JACK) Era il giorno mio e di Arianna.

< (JACK) Prima l'assemblea al collettivo
e poi dritti al concerto dei Mules.

Hai letto?

Hai idea di chi possa essere stato?

SQUlLLl DEL CELLULARE

Pronto? Sì, papà, ho letto.

Mi dispiace.

C'è un sit-in di protesta per questo?

Ma non posso, ho da fare oggi.

Papà, come te lo devo dire
che non posso oggi! Ho da fare!

Ciao!

Allora, sei pronto per la nostra prima
manifestazione?

Ma come? Non c'era il dibattito
sulle specie in via d'estinzione?

Cambio di programma.
Dobbiamo salvare il mondo. Andiamo!

Come vuole lei, madame.

(CANTANDO) Ti porterò
soprattutto il silenzio e la pazienza

percorreremo assieme le vie
che portano all'essenza.

(CANTANDO) l profumi d'amore
inebrieranno i nostri corpi.

(CANTANDO) La bonaccia d'agosto
non calmerà i nostri sensi.

(CANTANDO) Tesserò i tuoi capelli
come trame di un canto.

(CANTANDO) Conosco le leggi del mondo
e te ne farò dono.

(CANTANDO)
Supererò le correnti gravitazionali.

(CANTANDO) Lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.

(CANTANDO)
Ti salverò da ogni malinconia.

(CANTANDO)
Perché sei un essere speciale.

(CANTANDO)
Ed io... avrò cura di te.

(CANTANDO)
lo sì, che avrò cura di te.

- Ma io vivo qua.
- Eh, lo so.

Ormai la provincia tira su
un po' di tutto. Lo sai meglio di me.

- Ma questa manifestazione per cos'è?
- Contro i nazi.

(DAVlDE) L'autore del volantino
è un vigliacco!

Hanno minacciato un disabile.

- (DAVlDE) Vigliacco!
- Davide, amore, un po' più positivo.

(DAVlDE) Noi non ce l'abbiamo con te.
Vogliamo soltanto parlare.

(DAVlDE) Abbiamo tutti diritto di parlare,

di dire quello che vogliamo,
come vogliamo.

Parlare non basta. ll collettivo studenti
cittadino manifesta la sua solidarietà.

- Ciao, Jack!
- Ma che bello che siete venuti.

- Te l'ho detto che sarebbe venuto.
- Ma li conosci? Di' qualcosa, no?

- Sì, dai, vieni qua.
- Vai, vai!

Prendi questo. Sono fiero di te.

Chi ha scritto questo volantino e ha
minacciato Gio... Gio non lo conosce.

Lui ha un mondo dentro che le persone
tendono a dare per scontato.

Lui è genialità,
ingenuità al tempo stesso.

Gio è uno che ancora non ha capito
perché la sua ombra lo segue

e allora si gira di scatto
per vedere se è ancora lì.

Gio è uno che quando si trova
in un corridoio corre,

perché nei corridoi si corre.

Gio è uno che ogni mattina si sveglia
e ti chiede se fuori c'è il sole

e ogni mattina porta dei fiori
alle sorelle.

E se è inverno, beh, foglie secche.

Se chiedete a Gio
se ha paura della morte...

lui ti risponde: No, no, io sono vivo.

- (DAVlDE) Bravo, Jack! Bravo!
- Aspettate, vorrei dire un'ultima cosa.

- Lui è Giovanni Mazzariol, mio fratello.
- Cosa?

E...

questo volantino l'ho scritto io.

lo ho mentito a tutti
dicendo che mio fratello è morto.

- Dimmi che stai scherzando.
- È un mostro.

Solo per non fare figure di merda.

Bravo, Jack.
Sei un grande.

- Non ci credo.
- Jack... e i video li hai cancellati tu?

Sì, mamma, sono stato io. lo ho cancellato
i video, io ho scritto questo volantino.

Non c'è nessun neonazista qui.

Mi dispiace.

Scusate, scusate tanto.
Chiediamo scusa.

- Ma ti droghi?
- No, nonna.

- Arianna!
- Lasciami!

- Ti posso spiegare tutto.
- Tu mi fai schifo.

lo mi sono innamorato di te.
Credimi.

Pensa che io l'avevo capito
che tu eri un raccontaballe.

Ascoltami.

lo ho scelto il liceo per te.
lo ho fatto tedesco per te.

Sono entrato nella band per te.

Arianna!

Ho questo dal primo giorno
che ti ho vista.

L'avevi perso in gelateria.

- Quindi era vero che ti piacevo?
- Certo.

Beh, anche tu mi piacevi, Jack.
Lo sapevano anche i muri che mi piacevi.

Ma tu non hai mai avuto il coraggio
di provarci seriamente.

- Ma come? E Brune?
- Non mi è mai piaciuto Brune.

Era una balla che ho inventato dopo che tu
ci hai provato con la tecnica di Scar.

Ma guarda che ci ha provato con tutte.
Anche con me.

E quel giorno al parco
io sono stata così male...

che mi sono inventata il bacio
al concerto.

Sei contento?

Appunto.
Dammi un'altra possibilità e ricominciamo.

- Ti prego.
- No.

Jack, uno che rinnega
l'esistenza di suo fratello

solamente perché è Down...

con me non c'entra nulla.

Vaffanculo, Jack! Levati
dal mio collettivo e dalla mia vita.

Heil Mazzariol!

Ma sei down?

Sparisci o ti gonfio.

Qualche problema?

Brune dice che sei fuori dal gruppo.

E Ringo ti vuole morto.

Jack, lo so che non sei un nazista.
Sei solo un coglione.

Però tu capisci?
Noi suoniamo nei centri sociali.

Le svastiche, la nostra immagine...

CAMPANELLA

Mi dispiace.

Ti voglio bene.

Ti voglio bene anch'io, Gio.

Mi dai un panino col salame?

Certo.

< (JACK) Era giunto il momento
di fare discorsi importanti.

< (JACK) Gio rimase a casa con nonna.

Che bella giornata!
Allora...

Aspetta.

Seriamente, volete fare un campeggio?
Qui?

Sì.

Vogliamo solo sapere
perché ci hai detto una bugia.

Ve l'ho già detto.
Mi vergognavo di Gio.

- No, tu ti vergognavi di te stesso.
- Non è vero.

Ci devi qualche spiegazione
un po' più articolata.

Ci deve essere qualcos'altro,
perché non so se ti rendi conto

che hai fatto una cosa molto grave.

Ehi!

Lo sai perché io e la mamma vi portiamo
sempre qui per dirvi le cose importanti?

- Perché non ci sente nessuno.
- No.

Perché qui ci siamo incontrati
per la prima volta.

Laggiù una volta c'era una specie di
chiosco che vendeva panini, birre,

ed era frequentato da punk, gente un po'
losca, un po' strana, un po' dark.

E la mamma la prima volta l'ho vista lì,
con i suoi capelli rosa.

Rosa?
Cioè mamma era una punk?

Sì, ma non dirgli che te l'ho detto.

- Vi sento.
- Ecco...

lo avrò pure avuto i capelli rosa,

ma tuo padre per fare colpo su di me

si era fatto una cresta...

che io non so come stava su.
Penso con della colla.

Ma che colla? ll sapone con l'acqua,
è tutto un lavoro, anche difficile da...

E comunque ha funzionato.

E questa cosa ti insegna? Che in amore
ogni tanto anche una piccola bugia

può anche essere utile.
Può funzionare.

Diciamo che a me è successa
una cosa simile con Arianna,

però a differenza vostra
a me è andata male.

Cioè, hai detto che tuo fratello era morto
e non sei neanche riuscito a rimorchiare!

La prossima volta dille
che ti mancano tre mesi di vita.

Così poi le fai pena.

- Non dorme nessuno in questa macchina?
- Evidentemente no.

Tutte belle vispe e arzille.

Mi perdonate?

- Siamo i tuoi genitori.
- Ci tocca.

Ci tocca.

Un attimo...

Jack, oh...

Vedrai che si risolverà tutto.
Pure con Arianna.

Sì, ma non è solo per quello.

C'è una cosa che penso da tanto, ma...

Prova a dirla. Dai.

Vi ricordate cosa disse il padre di Pinin?

Che essere Down è una disgrazia e che...

Vai avanti.

Beh, da quel momento
io ho paura per Gio.

Ho paura che stia male,
che nella vita sia solo.

Ma ci siamo noi.

E quando non ci saremo noi,
ci sarete voi.

Sì, ma...

Ho paura che sia lui
il primo a lasciarci.

Ho paura che muoia.

Benvenuto nel mondo dei grandi,
piccolo Jack.

Più di qua.
Perfetto. Fermo, non ti muovere.

Vado, eh?

- Lei signore dove va vestito così?
- Su YouTube.

No, allora, il video andrà su YouTube.
Ok, rifacciamo.

Lei signore sta per partecipare
a un colloquio di...

Su YouTube.

- Un colloquio di la...
- Su YouTube!

E allora andrà su YouTube.

- Cono o coppetta?
- Cono.

- Ma se non lo mangi mai il cono?
- Ma neanche la coppetta non la mangio.

Vero.

Se a te piace una ragazza
glielo devi dire in modo chiaro,

- diretto e senza trucchi.
- Ho capito.

- Davvero?
- Stai a vedere.

- Mi scusi.
- Dici a me?

Tu sei proprio gnocca.

- Anche tu sei proprio un gran figo.
- Posso darti un bacetto?

Sei un genio! Sei un genio!

Che c'è?

Come mai non giochi?

l cinesi hanno occupato il campo.

- Allora riprendiamoci ciò che è nostro.
- Ok.

< (JACK) Poi arrivò il Carnevale.
Da noi è una festa piuttosto sentita.

Un barbone!

- Posso dargli i miei pop corn?
- Come vuoi.

Ehi, barbone, vuoi un po' di pop corn?

Non sono un barbone.

- Arianna?
- Jack!

No, lei non è un barbone.
È vestita da barbone, ma non lo è.

Lei è Arianna, è una mia amica,
o meglio lo era.

Piacere, io sono Gio.

E lei ora è mia amica.

Gio!

- Che bello questo carro.
- Saliamoci.

- Non possiamo. Figurati!
- lo faccio quello che voglio.

Sì, però attenzione!

Grazie.

Lo sai che mio fratello
è innamorato di te?

- E tu come fai a saperlo?
- Perché è mio amico. Lui mi dice tutto.

Sì, però Jack è stato cattivo con me.

Mi ha detto un sacco di bugie.
E sono ancora arrabbiata.

E vabbè, dai! Perdonalo!
Non essere pesantona!

Stavo pensando di riprendere l'università.
Studiare mi farebbe bene.

Va bene, va bene, però come fai?
Perché dovrai fare la spola...

Sì, ma ho già visto.
Guarda, i treni sono frequentissimi.

Ci mettono 33 minuti,

le lezioni che interessano a me
sono più la mattina.

- E quindi per pranzo sarei già lì.
- Va bene. Mi sembra un'ottima idea.

Scusa un attimo.
Un attimo solo. Torno subito.

- Avvocato Pinin, come stai?
- Oh, Davide! Bene.

- Tutto bene?
- Sì.

- Non ne hai preso uno.
- No, no, ma... E voi?

Noi stiamo molto bene.
Volevo farti una domanda.

- Avete mai avuto disabili in famiglia?
- No, no.

Ah, mi dispiace tanto. Perché per noi
Gio è stata una grande fortuna.

Ogni giorno è una sorpresa.
Le gite diventano delle avventure.

La famiglia si compatta.
l ragazzi sono maturati tanto.

E poi alla fine lo Stato ci dà anche
400 euro di sussidio.

Stammi bene.

Non so se lo sai, ma...

mi trasferisco a Milano.

Sì, ho sentito.

Torno da mio padre.

Vabbè, dai, se passo di lì...
ci becchiamo.

Sì certo.

Ci sono un sacco di concerti a Milano,
quindi se vieni mi fa piacere.

< (JACK) Arianna si trasferì a Milano.

< (JACK) Continuiamo a sentirci,
a distanza, condividiamo canzoni,

notizie di disastri ambientali
e abusi di potere.

< (JACK) Non ci siamo ancora baciati,
ma sono sicuro che un giorno accadrà.

< (JACK) Speriamo.

SQUlLLl DEL CELLULARE

- Pronto? Vitto?
- Jack, Non puoi capire. lncredibile!

Piano, Gio!
Dimmi.

ll video tuo e di Gio ha fatto il botto.
Vai a vedere.

Ma come?

Dico che siete famosi e io sarò il vostro
agente. Vitto e Alloggio associati.

< (JACK) ll video che realizzai
con mio fratello

fu condiviso da un sacco di persone.

< (JACK) La faccia di Gio
andò a finire su tutti i giornali.

< (JACK) Questo però non mi stupì.
ln fondo accade sempre con i supereroi.